Cosa succede al finanziamento tramite Cessione del Quinto in caso di morte? Questa è una delle domande che più spesso i clienti si pongono per capire se effettivamente la Cessione sia un tipo di prestito adatto alle loro esigenze, soprattutto quando a farne richiesta sono persone che si trovano già un po’ in avanti con gli anni e non vogliono correre il rischio di far ricadere parte del rimborso sui figli o sui parenti più prossimi in caso di decesso.
Cerchiamo quindi di dare una risposta esaustiva e definita a questo quesito e rassicurare tutti i clienti sul reale vantaggio di un prestito tramite Cessione del Quinto anche nel caso dovessero verificarsi questi scenari.
Cessione del Quinto decesso
Per rispondere una volta per tutte alla domanda legata alla Cessione del Quinto e alla morte dell’intestatario del prestito, bisogna prima precisare che la Cessione del Quinto è un tipo di prestito che può essere richiesto sia dai lavoratori sia dai pensionati.
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Per ottenere la liquidità di cui si ha bisogno, entrambe le categorie sono tenute per legge a sottoscrivere una polizza assicurativa di tipo rischio vita, la quale tutela sia il richiedente che i suoi eredi e/o parenti stretti nel caso in cui la morte sopraggiunga prima che il cliente sia riuscito a rimborsare l’intero finanziamento.
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La sottoscrizione di questa polizza tutela anche gli istituti di credito che hanno concesso il finanziamento, soprattutto perché quello tramite Cessione è un prestito che può arrivare ad estendersi in un arco temporale molto lungo di massimo 10 anni e che può essere chiesto quasi fino ai 90 anni d’età. In queste condizioni, tutelarsi dal possibile rischio di decesso è una prerogativa sia del debitore che del creditore.
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Cessione del Quinto decesso debitore
Nel caso di morte prematura del debitore prima che questo sia riuscito a rimborsare del tutto il finanziamento ripagando ogni rata mensile prevista, la compagnia assicurativa interviene facendosi interamente carico delle rate mancanti.
La polizza assicurativa copre sempre il richiedente in caso di decesso tranne in alcuni particolari casi:
- suicidio nei 24 mesi subito successivi alla stipula del contratto
- morte per comportamento doloso
- morte a causa di patologie gravi non dichiarate
In queste tre situazioni, l’assicurazione non si farà carico del rimborso del prestito, il quale ricadrà sui parenti più prossimi dell’intestatario della Cessione.
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